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Le strade più alte del Veneto per un on the road dalle forti emozioni

È lo svettante profilo delle Alpi ad accoglierci in questo viaggio on the road tra le strade più alte del Veneto, una regione ad altissima concentrazione di passi di montagna e picchi che si innalzano ben oltre i 2.000 metri.

I percorsi che andremo a conoscere sono spesso caratterizzati per l’amore che vi riversano ciclisti e motociclisti, veri protagonisti di queste strade che non di rado compaiono nei programmi di competizioni sportive, come nel caso del Giro d’Italia.

Certamente però le Alpi, e in modo particolare quelle Dolomiti che dal 2009 sono entrare a far parte nel novero dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO, possono e devono essere visitate anche da chi si muove su altri mezzi!

Passo della Valparola, sui luoghi della Grande Guerra

Intrà i Sass, ovvero “tra i sassi”. È questo il nome ladino del Passo della Valparola, una delle più importanti strade del Veneto in termini geografici e storici. Ci troviamo al confine estremo della regione, lambiti dalle vette della Val Badia che “sconfinano” in Trentino Alto Adige.

A 2.168 metri sul livello del mare, il Valparola ha per anni rappresentato un formidabile avamposto del Genio militare italiano durante la Prima guerra mondiale. Ancora oggi, infatti, è possibile visitare il Forte Tre Sassi, costruito tra il 1897 e il 1901 sull’allora confine tra Regno d’Italia e Impero austro-ungarico, e che dopo un restauro conservativo (avvenuto tra il 2007 e il 2008) ha portato al suo utilizzo come Museo della Grande Guerra, che ospita armi, equipaggiamenti e pannelli informativi dedicati ai combattimenti del periodo 1915-1918.

Il percorso, che unisce le località di San Cassiano e Sass de Stria, prosegue poi includendo il Passo Falzarego, e arrivando fino a Cortina d’Ampezzo e al Cadore.

Passo Falzarego, panorami d’alta quota

Inserito nell’idilliaco scenario dell’Agordino, protetto dalle pareti di roccia del Lagazuoi e del Sass de Stria, il Passo Falzarego è una proposta irrinunciabile per quanti vogliano concedersi una gita di piacere tra le vette alpine della Regione Veneto.

Frequentatissimo dal pubblico motociclistico, e non potrebbe certo essere altrimenti, si estende per una lunghezza complessiva di oltre 15 chilometri, con pendenze che arrivano al 10% ma che non riservano particolari sfide dal punto di vista stradale.

Interessante è anche il confronto tra le due zone unite dal Falzarego, l’Agordino e il Cadore. La prima, infatti, si caratterizza per le sue mete prettamente naturalistiche (in primis Alleghe e Caprile), con un turismo più attento al verde e all’esperienza escursionistica. La seconda, con Cortina d’Ampezzo in testa, è molto più “trendy”, e trova nella montagna le ragioni di una vacanza esclusiva, in qualsiasi stagione dell’anno.

Passo Giau, il più bello d’Europa

Quando si chiede a un ciclista, tanto più a un centauro, un parere sui passi più belli del Vecchio Continente, è praticamente impossibile non vedere citato il Passo Giau, 2.236 metri di panorami senza eguali tra l’Ampezzano e il Cadore.

Ci troviamo infatti in una zona naturalistica che si apre in scenari paradisiaci, tra le vette del Nuvolau e l’Averau (tra i 2.600 e i 2.700 metri), con un pianoro d’alta quota adatto a ospitare le escursioni a due o quattro ruote del turista di turno.

L’ampiezza della strada, così come il susseguirsi di ampi tornanti e di un numero pur limitato di gallerie ha reso il Passo Giau (o di Giau che dir si voglia) una direttrice particolarmente frequentata dai turisti e non solo, con il risultato di aver permesso a un pubblico ancor più vasto di ammirare quei panorami che, volgendo sui comuni di Colle Santa Lucia e San Vito di Cadore, rendono il Giau il passo più bello d’Europa.