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Palermo capitale italiana della cultura 2018, gli eventi da non perdere

“Capitale delle culture, del dialogo e visione del futuro”.

Ecco come Palermo, capoluogo siciliano e città dalla cultura millenaria, si presenta quest’anno ai turisti, forte della sua nomina a Capitale italiana della cultura 2018, un premio che la mette sullo stesso piano delle sue illustri colleghe Pistoia (Capitale nel 2017), Matera (che sarà Capitale europea della cultura nel 2019) e Parma (2020).

Dalle bellezze dello storico quartiere Kalsa/Tribunali, dove visitare la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, passando per il mercato della Vucciria con i suoi sapori e profumi tradizionali, Palermo è una città che sa come stupire il turista: il Palazzo dei Normanni, imponente sede dell’Assemblea regionale, oppure la Fontana di Piazza Pretoria, passando per il Teatro Politeama Garibaldi fino alla curiosa Cubula normanna di Villa di Napoli.

Araba ma anche ebraica, marittima ma anche terrestre, Palermo è una città dalle sfumature incredibili, da scoprire angolo dopo angolo nella sua bellezza monumentale e nella quotidianità delle sue imperfezioni, che la rendono ancor più adatta a un viaggio di scoperta tra tesori pur sempre accessibili e novità speciali.

Sì, perché la nomina di Palermo a capitale italiana della cultura 2018 porta con sé l’organizzazione di numerosi eventi tematici, che intendono mettere alla luce quel processo di rinnovamento culturale e urbano che sta facendo di questa splendida città, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un nuovo faro di ispirazione in tutto il Mar Mediterraneo.

È il caso dell’esposizione del celeberrimo Ritratto di Donna Franca Florio, riportato in Italia grazie ai marchesi Berlingieri, che lo hanno acquistato all’asta, e che hanno accettato di renderlo visibile al pubblico, con una bella esposizione organizzata a Villa Zito dal 16 marzo al 20 maggio.

A giugno sarà la volta della riapertura al pubblico dello storico Palazzo Butera, elegante palazzetto di origine seicentesca che domina il prospetto scenico della cosiddetta Passeggiata delle Cattive, così come dell’inaugurazione della Biennale d’arte contemporanea europea – Manifesta, esposizione che avrà come argomento fondante la coltivazione della coesistenza come messaggio di coesione universale.

Palazzo Abatellis (già sede della Galleria Regionale della Sicilia) ospiterà, a partire dal mese di ottobre 2018, una grande mostra retrospettiva sulle opere di Antonello Da Messica, in un formato decisamente moderno che, oltre alle opere, offre laboratori didattici, installazioni tridimensionali e molto altro.

Palermo come città che vuole e sa guardare al futuro, e il suo essere Capitale italiana della cultura significa anche voler ispirare una nazione intera. Ecco in quale contesto si inserisce il progetto Moon, ovvero una sfera che riesce ad assorbire particelle inquinanti e odori allo stesso modo degli alberi. Moon è stata installata ad inizio anno sul Castello di Utveggio, e per tutto l’anno contribuirà ad abbattere la malsania dall’aria palermitana con una efficacia pari a quella di ben 700 alberi.

In più, proprio quest’anno partirà il progetto che, entro il 2020, porterà alla nascita del Parco al Medina al Aziz: nel perimetro di questo spazio verde, che richiama alle atmosfere arabe della città, si potranno ritrovare alcuni dei luoghi più interessanti di tutta Palermo, come il Palazzo, i Giardini e i Cantieri culturali della Zisa, oltre alla Casa Museo dei Diritti, che vuole raccontare l’evoluzione dei diritti umani anche attraverso l’esperienza del territorio.