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Cilento in moto: borghi, spiagge e grotte mozzafiato

È una delle più belle regioni del turismo italiano, meta apprezzata sia dai visitatori del Bel Paese che da quelli internazionali, e soprattutto ben si confà all’esperienza su due ruote del turismo motociclistico.

Stiamo parlando del Cilento, la terra che in buona parte corrisponde all’antica Lucania (comprendendo cioè Basilicata, Cilento e Vallo di Diano), e che dal 1998 è entrato nel novero dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO.

Terra di montagna e di mare allo stesso tempo, dalla profonda variazione morfologica in spazi anche minimi, il Cilento e Vallo di Diano offre la varietà di percorsi motociclisti che soddisfa ogni esigenza.

Da Castellabate a Palinuro

Tra i borghi più belli d’Italia, Castellabate sorge lungo la costiera cilentana, ed è il punto ideale per partire alla scoperta del Cilento su due ruote. Lasciata la moto in uno spazio protetto, se la stagione lo consente si può concedersi una passeggiata a riva lungo la Spiaggia di Punta Licosa, da dove ammirare il Castello dell’Abate e la Torre della Pagliarola.

Alcuni chilometri di percorso verso l’entroterra ci portano dritti nel perimetro del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che trova nei quasi duemila metri del Monte Cervati il punto più alto di tutto il circondario.

Si arriva così fino a Palinuro, quasi al confine con la Basilicata, passando per Timpa di San Iconio e Marina di Camerota in direzione di Scario e, volendo “sconfinare”, giungendo a Maratea, la città del Cristo Redentore.

Direzione Bellosguardo

Il passaggio dalla zona costiera a quella prettamente di montagna del Cilento è caratterizzato dal percorso della SS18, una salita impegnativa che porta a toccare le località di Laurito e Vallo della Lucania, lungo un tratto di circa 60 chilometri.

Le propaggini del Parco del Cilento e Vallo di Diano nascondono allo sguardo, se non quasi all’ultimo momento, piccoli borghi decisamente interessanti, tra i quali Castel San Lorenzo, Felitto e Bellosguardo, la cui peculiarità sta proprio nella ricchezza del suo panorama.

È però nei pressi di Felitto che si trova una delle più interessanti attrazioni naturalistiche del Cilento, ovvero le Gole del Calore. Si tratta di uno scenario naturale creatosi, lungo milioni di anni, grazie all’azione erosiva del fiume Calore Lucano, che ha scavato le rocce, goccia dopo goccia e granello dopo granello, dando a questa zona un aspetto incantato, quasi mistico, difficile da percorrere con linearità ma in compenso straordinariamente bello.

Gli Alburni

Il percorso che dalle Gole del Calore ci porta in direzione dei Monti Alburni è, anch’esso, caratterizzato dalla rigogliosità dello scenario naturale. Si può scegliere il percorso che tocca Castel San Lorenzo e Aquara per raggiungere la vicina Postiglione (circa 35 chilometri), oppure deviare per Corleto Monforte, Sant’Angelo a Fasanella e Ottati, ma una sosta è obbligatoria: quella alle Grotte di Castelcivita.

Attrazione naturale situata tra Castelcivita e Controne, le Grotte di Castelcivita sono di origine carsica, e il continuo scorrere delle acque ha originato una successione davvero scenografica di stalattiti e stalagmiti, lungo un percorso – visitabile senza particolari difficoltà – di poco inferiore ai due chilometri.

Le Grotte di Castelcivita sono anche dette, secondo una leggenda popolare mai davvero verificata, Grotte di Spartaco, poiché tradizione vuole che lo schiavo sostò qui nella sua marcia verso Roma alla guida degli schiavi.

Deviando ulteriormente verso nord, fin quasi alle propaggini settentrionali del Parco del Cilento, troviamo il bel borgo di Sicignano degli Alburni, dominato dal profilo del Castello Giusso, che può essere fatto risalire all’epoca medievale.

La vicinanza della zona del Cilento – Vallo di Diano – Alburni con ulteriori bellezze della Campania, quali la Costiera Amalfitana, la zona archeologica di Capaccio – Paestum o i Monti Lattari rende questo territorio davvero interessante, soprattutto per tutti quei motociclisti che vogliono cambiare, scoprire e sperimentare itinerari sempre nuovi.